PERCORSO
Il percorso della Panigalonga 2025
La Panigalonga 2025 è una camminata campestre non competitiva che si svolge su un percorso ad anello della lunghezza di circa 12 km. La difficoltà è di tipo escursionistico e presenta solo alcuni tratti di salita mediamente impegnativi. La manifestazione è adatta a tutti, grandi e piccini, con pochi punti un po’ più impegnativi, ma non è consigliato l’uso di passeggini poiché molti tratti non ne consentono il transito.
Lungo il percorso, che ha come partenza il Parco del Gaggio, sono previste 14 tappe che consistono sia in punti ristoro che in soste dedicate ad attività ludiche come spettacoli o giochi di gruppo.
Tappe e punti ristoro (in aggiornamento. a breve saranno pubblicati tutti i piatti serviti)
- in ogni punto di degustazione è disponibile acqua naturale
- la degustazione prevede numero 1 panigaccio per ogni partecipante con il condimento sopra specificato
- in ogni tappa è presente personale dell’organizzazione per fornire informazioni
PRIMA TAPPA – PARCO DEL GAGGIO
Consegna dei gadget (zaino, cartina, ecc.)
SECONDA TAPPA – BORGO DI POSTICCIO
Menu: thè, crostata
TERZA TAPPA – BORGO DI CERGHIRARO
Menu: acqua/vino, panigaccio olio e formaggio
QUARTA TAPPA – RISTORANTE DA GAMBIN LOC. BARCO
Menu: acqua, panigaccio con salume
QUINTA TAPPA – BORGO DI LOPPIEDO
Menu: acqua/vino, panigaccio al pesto
SESTA TAPPA – BORGO DI METTI
Menu: acqua/vino, vellutata alla zucca con pancetta croccante
SETTIMAA TAPPA – BORGO DI COSPEDO
Menu: acqua aromatizzata/vino, insalata di pomodori e cipolle
OTTAVA TAPPA – BORGO DI SESCAFALE
Menu: acqua/vino, panigaccio con porchetta
NONA TAPPA – BORGO DI SERRACANDA
Menu: caffè
DECIMA TAPPA – LOC. CHIESA
Menu: aperitivi, panigaccio fai da te
UNDICESIMA TAPPA – LOC. MONTALE
Menu: gelato alla castagna
DODICESIMA TAPPA – RISTORANTE MIRADOR LOC. CASALINA
Menu: acqua/vino, panigaccio con verdure gligliate
TREDICESIMA TAPPA – CASTELLETTO LOC. OLIVETO
Menu: acqua/vino, pietanza da definire, esibizione slow food
QUATTORDICESIMA TAPPA – PARCO DEL GAGGIO
Menu: panigaccio con la nutella
Il menu e i punti tappa sono in continuo aggiornamento e potrebbero subire modifiche per necessità organizzative. Seguici per restare aggiornato e scoprire nel dettaglio i prodotti che saranno abbinati con il panigaccio.
Abbigliamento
Il tragitto prevede il passaggio su strade sterrate, sentieri e tratti di strada asfaltati. Si consiglia di indossare un abbigliamento comodo e calzature adatte a terreni sterrati e sconnessi.
Consigliamo l’utilizzo di uno zainetto in cui riporre una borraccia con acqua, un eventuale capo più pesante e soprattutto per avere lo spazio necessario per i vari omaggi che potranno essere distribuiti lungo il percorso.
Il Panigaccio di Podenzana
Il Panigaccio di Podenzana è considerato come uno dei pochi prodotti tipici per definizione della Lunigiana. Tale convinzione nasce dalla letteratura delle cronache del 1500 dalle quali si evince come il Panigo e la farina di castagne fossero il Pan della Lunigiana, col quale si sfamavano ben i 2/3 della popolazione locale.
Dal Panigo, appunto, quale cereale povero coltivato nei secoli del millennio scorso, trova origine il Panigaccio di Podenzana, preparato con farina di Panigo, acqua e sale, cotti nei testelli di terracotta, riscaldati dall’ardeggiare del focolare a legna degli antichi gradili.
Il Panigaccio di Podenzana oggi non è più prodotto con la farina di Panigo, ma ha mantenuto intatto il metodo tradizionale di preparazione. La farina utilizzata è la doppio zero oppure un tipo di farina coltivata in loco molto più rustica, profumata e saporita che si accompagna perfettamente con salumi e formaggi locali.
Per chi non conosce il Panigaccio, la prima volta che assiste alla sua preparazione, ne resta affascinato e osserva con curiosità il procedimento.
Negli anni questo prodotto tipico ha valicato non solo i confini comunali e provinciali, ma si è fatto conoscere a livello nazionale e internazionale. La comunità di Podenzana cerca di mantenere viva la tradizione cercando di promuovere il Panigaccio e di valorizzarlo. A testimonianza di tutto ciò c’è l’ottenimanto del marchio DE.CO. che sta a certificare come questo prodotto sia legato in maniera indissolubile al nostro territorio e ai suoi abitanti.